Camminata inaugurale sui 7 sentieri 11 luglio 2020

Camminata inaugurale sui 7 sentieri 11 luglio 2020

La camminata inaugurale dei 7 sentieri si è svolta sul percorso n.  469 dell’Alta Valle del Velino. L’escursione è stata organizzata dal Comune e dalla Pro-Loco di Borbona con la collaborazione del CAI di Antrodoco. Grande è stata la partecipazione alla gita, circa 37 amanti della montagna fra soci CAI e soci Pro-Loco.

Siamo partiti dalla piazza di Borbona, percorso  il lungo fiume del Ratto e intrapresa la via per le Moglie. Arrivati a Santa Croce alla Pineta Massimo Firmani ci ha narrato le antiche origini della pieve e quelle delle prime popolazioni che hanno abitato questi luoghi.

Sul percorso abbiamo incontrato tantissime piante di Hipericum L. ,l’erba di San Giovanni che ci ha offerto lo spunto per ricordarne la festa che cade nella notte fra il 23 e il 24 giugno.  Questa è una notte molto particolare in cui si prepara l’acqua di San Giovanni, che secondo la leggenda, possiede virtù curative e protettrici.

L’antico rito è legato al solstizio d’estate: nel giorno più lungo dell’anno la natura giunge al massimo splendore ma, nonostante la forte rinascita, bisogna prestare attenzione agli eventi sfortunati come siccità, forti temporali o malattie delle piante, che rovinerebbero i raccolti. Per evitare queste situazioni nefaste si fanno falò propiziatori, che rappresentano il sole e si prepara appunto l’acqua di San Giovanni per raccogliere la rugiada, che simboleggia la Luna.

Per realizzare il proverbiale elisir bisogna raccogliere una misticanza di erbe e fiori spontanei come iperico, lavanda, artemisia e malva, fiori e foglie di menta, rosmarino e salvia. Si possono trovare e raccogliere anche i fiordalisi, i papaveri, le rose o la camomilla, in base alle fioriture presenti nel proprio territorio.

La festa di San Giovanni, ci ha ricordato Firmani, deriva da una antica festività pagana dedicata a Giano.

Lasciata la pieve ci siamo incamminati sul crinale di coline da dove si ammirano paesaggi a 360 ° sulle catene montuose circostanti e si scoprono gli abitati di Posta e Bacugno. Quindi, guidati dai segnali rossi del CAI, siamo giunti al sito del Castello di Macchielone, dove Firmani ha ripreso il suo racconto.

Il castello fu eretto intorno all’anno mille per ordine di re Carlo D’Angiò come fortificazione a presidio del crocevia dove confluiscono quattro importanti valli in direzione di Roma, Spoleto, Ascoli e L’Aquila.
La zona era ritenuta strategicamente molto importante e il castello fu affidato ai signori di Machilone. Il feudo di Machilone divenne presto ricchissimo, potentissimo e indipendente, tanto da essere citato al pari di quello di Rieti e Amiterno (L’Aquila).
Un così potente feudo su una terra di passaggio che dominava una vasta zona infastidiva gli Aquilani, che nel 1294, quando il castello e tutti i villaggi appartenenti al feudo erano stati già indeboliti da un terribile terremoto, lo assediarono e rasero al suolo. Gli Aquilani imposero che sul colle dove sorgeva il castello non venisse più eretta nessuna fortificazione né abitato.

Dopo una breve sosta parte della comitiva ha preferito continuare il percorso a piedi lungo il lago di Posta e lungo il fiume Ratto e parte ha raggiunto Borbona con mezzi messi a disposizione dal Comune di Borbona.

La Camminata ha avuto un bel lieto fine con pizza supplì e fritti di Pizza in piazza, innaffiati dall’ottima birra del birrificio La Monna.

ITINERARIO
SENTIERO N. 469
Borbona, Le Moglie, La Croce (899m),
Colli della Croce, Macchielone,
Posta bivio Borbona e ritorno
PERCORSO: TURISTICO
LUNGHEZZA: 10 km a/r
DISLIVELLO: 270 m
TEMPO TOT. PERCORRENZA: 3.30 h

Video camminata 11 luglio